Eritema Solare
Cosa fare e cosa non fare

L’eritema solare è una delle spiacevoli conseguenze di una cattiva esposizione al sole. Si tratta di un'infiammazione della pelle causata dall’azione troppo violenta dei raggi solari, in particolare dagli UVB. Potremmo dire che si tratta di un’ustione a tutti gli effetti.

Come possiamo capire se stiamo per correre il rischio di procurarci un eritema solare? E cosa dobbiamo fare e non fare per affrontarlo al meglio?

Dobbiamo temere l’eritema solare se ci stiamo esponendo al sole senza protezione o con una protezione inadeguata. Ci rendiamo conto che l’eritema è in agguato quando cominciamo ad avvertire e notare questi sintomi caratteristici già dopo sei/dodici ore dall’esposizione al sole: prurito, dolore, arrossamento, senso di calore, presenza di puntini rossi, sensibilizzazione della cute, secchezza, vescicole e bolle.
I primi sintomi sono i più lievi e sono propri di eritemi di minore entità, mentre gli ultimi sono tipici dei casi più severi, che possono persino comportare la necessità dell’intervento di un medico, soprattutto se accompagnati da mal di testa e febbre.

Cosa fare in caso di eritema solare
La prima cosa da fare è smettere immediatamente di prendere il sole, anche per i giorni successivi, fino a quando l’eritema non sarà completamente guarito. La guarigione, infatti, avviene spontaneamente, a patto che si preservi totalmente la pelle dall’azione dei raggi del sole.

In secondo luogo, bisogna idratare la pelle colpita da eritema, con una buona crema idratante se l’eritema è leggero, con un prodotto specifico che in farmacia può essere consigliato per i casi più importanti.

Per avere una maggiore sensazione di sollievo si può mettere il prodotto idratante in frigo prima dell’applicazione, così come potrebbe risultare utile la borsa del ghiaccio da applicare sulle zone interessate – avvolta in panno di cotone e non a diretto contatto con la pelle.

Ci sono anche molti rimedi naturali efficaci contro l’eritema solare, dalle proprietà idratanti, lenitive e cicatrizzanti, come il gel d’aloe vera, la calendula e la farina d’avena.
La strategia migliore contro l’eritema solare è, comunque, la prevenzione, poiché bisogna sapere che l’eritema può anche tornare più e più volte e il ripetersi di questo evento stressante per la pelle può originare complicazioni di varia entità, anche molto gravi, come la formazione di macchie permanenti sulla pelle, la cheratosi attinica e persino i melanomi.

Quindi è sempre bene attenersi alle regole base per una corretta esposizione al sole: utilizzare creme solari con fattore di protezione adeguato al proprio fototipo e riapplicarle periodicamente durante la giornata, soprattutto dopo aver fatto il bagno; non esporsi durante le ore centrali del giorno; proteggersi, se necessario, con abiti leggeri, cappelli e occhiali da sole; prediligere un’abbronzatura graduale e controllata.

Cosa non fare in caso di eritema solare
Innanzitutto non ci si deve esporre al sole fino a che l’eritema non sarà completamente guarito.

Mai grattarsi anche se il fastidio è insopportabile: qualsiasi graffio o minima lesione potrebbe danneggiare ulteriormente la pelle, provocando persino un aumento dell’infiammazione.

Le bolle e le vescicole non vanno mai rotte provocandone intenzionalmente la fuoriuscita del liquido: l’esposizione dello strato di cute sottostante la bolle aumenta i rischi d’infezione e prolunga i tempi di guarigione dall’eritema.




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