Le orecchie prominenti vengono comunemente chiamate orecchie a sventola. Fortunatamente non sono la manifestazione o la causa di alcun problema a livello uditivo, ma possono essere un vero e proprio cruccio a livello estetico, sia negli adulti che nei bambini.
Quali sono le cause delle orecchie a sventola?
In condizioni normali, l’angolo che il padiglione auricolare forma con la testa misura all’incirca 30°. Quando le orecchie sono ad ansa, o, come tutti comunemente diciamo, a sventola, questo angolo risulta molto più aperto.
Cos’è che causa questa maggiore apertura che determina la prominenza delle orecchie? Si può imputare questa condizione all’alterazione di una o due porzioni della cartilagine dell’orecchio – tecnicamente si tratta dell’assenza o dell’insufficienza della ripiegatura dell’antelice, oppure dell’eccessivo sviluppo della conca.
Qual è la causa delle orecchie a sventola? La causa è la genetica: le orecchie a sventola sono ereditarie, sono presenti nel corredo genetico.
Per questo motivo non si possono prevenire, ma si può porre rimedio nel caso in cui il problema estetico collegato alla loro presenza dovesse assumere un peso psicologico in grado di danneggiare l’autostima e la qualità della vita.
Il rimedio per le orecchie a sventola
Le orecchie a sventola possono essere trattate con un intervento chirurgico, sicuro e dal successo garantito: l’otoplastica.
Con questa pratica chirurgica si va a correggere l’anomalia fisica che determina la sporgenza atipica delle orecchie, riportando armonia all’immagine nel suo complesso e, con essa, fiducia, autostima e serenità.
L’otoplastica è raccomandata per gli adulti quanto per i bambini, purché abbiano un’età superiore ai 5 anni. Questo perché a partire dai 5 anni circa le cartilagini non subiscono più sostanziali modificazioni nella loro crescita, per cui l’intervento chirurgico è effettuabile in tutta sicurezza.
Come funziona l’intervento di otoplastica?
L’otoplastica è un intervento che si esegue in day hospital, dalla durata di trenta minuti circa nei casi più semplici, per arrivare alle due ore nei casi più complessi.
Per l’intervento è necessaria un’anestesia locale abbinata ad una leggera sedazione nei pazienti adulti e ad anestesia generale nei bambini.
Fondamentalmente, la dinamica dell’intervento consiste nel rimodellamento e riposizionamento della membrana cartilaginea, mediante incisione e asportazione del tessuto in eccesso che determina la sporgenza delle orecchie. La sutura conclusiva va poi a consolidare e stabilizzare la nuova posizione e forma definitiva del padiglione auricolare.
A termine dell’operazione viene applicata una medicazione compressiva, che ha lo scopo di proteggere la zona e di supportare la nuova posizione delle orecchie e che verrà sostituita con una fascia elastica da indossare nelle settimane immediatamente successive.