Rinoplastica Preservation push-down-let-down
Tecnica che riduce gonfiore e lividi post-opera

La rinoplastica Preservation (nota anche come preservation rhinoplasty, o nelle sue varianti push down e let down) rappresenta la più recente rivoluzione nel rimodellamento del naso: anziché distruggere e ricostruire la piramide nasale, preserva la maggior parte della struttura osteo cartilaginea originale, scorrendola in blocco verso il basso. Questo approccio riduce in modo significativo gonfiore, lividi e dolore post operatori, garantendo un recupero più rapido e risultati armoniosi dal primo sguardo allo specchio.

Perché nasce la Preservation Rhinoplasty?


Gli interventi di rinoplastica tradizionale (o “strutturale”) prevedono la rimozione del gibbo osseo cartilagineo, la frattura delle ossa nasali e la successiva ricostruzione con innesti e suture complesse. Nonostante l’efficacia, la tecnica classica può indurre:
• marcato edema del dorso e della punta fino a 12 mesi;
• ecchimosi perioculari evidenti i primi 10 14 giorni;
• rischio di irregolarità del profilo dorsale.
La School of Preservation – sviluppata inizialmente in Turchia, Brasile e Francia – propone invece di mantenere intatte le linee estetiche del naso, limando o rimuovendo piccole porzioni di setto (let down) o basculando l’intero dorso (push down) per abbassare il gibbo senza “aprirlo”.

Cos’è la tecnica push down e come differisce dal let down?


• Push down: il chirurgo spinge l’intero blocco osteo cartilagineo verso il basso dopo aver liberato il naso dalle strutture circostanti. È indicata quando il gibbo non supera i 3 4 mm.
• Let down: si asporta un segmento triangolare di setto** per creare spazio aggiuntivo, consentendo l’abbassamento di gibbi più pronunciati (fino a 7 8 mm) mantenendo la linea dorsale.
In entrambi i casi, le osteotomie laterali sono minime o assenti, con conseguente drastica riduzione di trauma, gonfiore e lividi.

Vantaggi clinici rispetto alla rinoplastica strutturale


AspettoRinoplastica PreservationRinoplastica tradizionale
Gonfiore iniziale30–40 % in menoElevato (soprattutto punta)
Ecchimosi palpebraliRare, scompaiono in 5–7 ggQuasi sempre, 10–14 gg
Downtime lavoro5–7 gg10–14 gg
Stabilità dorsaleLinea estetica preservataRischio di “open roof”
Uso innesti cartilagineiMinimoFrequente


Step chirurgici in dettaglio
1. Accesso: open o closed approach con incisione marginale nascosta.
2. Dissezione sottopericondrale/periostea: preserva i vasi sanguigni riducendo edema.
3. Mobilizzazione dorso: separazione dorso setto per spostamento blocco.
4. Resezione setto (let down) o semplice basculamento (push down).
5. Stabilizzazione con suture minimali; rimozione di piccoli spessori ossei basali se necessario.
6. Taping e splint esterno per 5–6 giorni.
Durata: 90–120 minuti in day surgery con sedazione profonda o anestesia generale leggera.

Recupero post operatorio
• Ritorno attività leggere: 48 h.
• Rimozione splint: 5 6 gg (contro 8 10 nella tecnica classica).
• Gonfiore visibile: 60 % riassorbito entro 3 settimane; risultato sociale già a 4 settimane.
• Sport: cardio a 3 settimane; contatto a 6 8 settimane.

Candidati ideali e limitazioni
✔ Pazienti con gibbo moderato (< 8 mm) e cute elastica. ✔ Nasi caucasici o medio orientali con buon supporto cartilagineo. ✖ Deformità post traumatica complessa o revisioni multiple. ✖ Cute molto spessa: risposta di contrazione cutanea ridotta. ✖ Gibbo osseo > 8–9 mm (potrebbe richiedere combinazione con strutturale).

Rischi e possibili complicanze
Sebbene inferiori, i rischi includono:
• Asimmetria lieve (< 5 %) – ritocco a 6 mesi
• Persistenza lieve gibbo – correzione filler/limatura ambulatoriale
• Ipossia cutanea punta (raro) – prevenuta con dissezione sottodermica delicata
Tasso globale di revisione riportato: 4,8 % vs 7,6 % nelle rinoplastiche strutturali (studio multicentrico 2023).

Risultati clinici e mantenimento
Le foto “prima dopo” mostrano un profilo dorsale rettilineo o leggermente concavo fin da subito, con punte ben definite grazie al mantenimento dei legamenti scroll. Il 90 % dei pazienti valuta il risultato "molto naturale" a 12 mesi. Per assicurare stabilità:
• Evitare occhiali pesanti per 4 settimane.
• Massaggi digitali delicati sulle aree edematose.
• Controlli trimestrali fino a un anno.

Conclusione
La rinoplastica Preservation introduce un cambio di paradigma: meno trauma, recupero più veloce e risultati prevedibili, mantenendo l’architettura naturale del naso. Se stai valutando un intervento per eliminare il gibbo senza affrontare settimane di gonfiore e lividi, la tecnica push down/let down potrebbe essere la soluzione ideale. Prenota ora una visita con il Dr Capraro per un’analisi 3D personalizzata e verifica se rientri nei candidati ideali.
Prenota la tua consulenza »

FAQ
Rinoplastica Preservation: domande frequenti
1. La Preservation è dolorosa? Il dolore è minimo e controllabile con analgesici per 48 h.
2. Quando si vede il risultato finale? 80 % entro 3 mesi, completo rimodellamento a 12 mesi.
3. Posso portare gli occhiali dopo l’intervento? Solo montature leggere dal 15º giorno; occhiali pesanti dopo 4 settimane.
4. È adatta a nasi già operati? Sì, ma dipende dal danno strutturale; il chirurgo valuta se combinare rinoplastica strutturale.
5. Quanto dura l’intervento? In media 1 h 30’, leggermente più breve di una rinoplastica classica.


Prenota ora la tua visita
Clicca per chiamare adesso
+393713144667
WhatsApp
oppure Invia la richiesta per fissare un appuntamento con il Dott.Capraro, verrai contattato dal centro più vicino.
info@antoniocapraro.it