Le scarpe con il tacco sono un indubitabile simbolo di femminilità, e sono tanto belle quanto, talvolta, difficili da indossare. In più, possono rivelarsi anche dannose. Quindi tacchi sì o tacchi no?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo considerare i pro e i contro degli amati/odiati tacchi.
Quali sono i pro? Indubbiamente una scarpa con il tacco è estremamente femminile, rende la figura più slanciata ed elegante. Nessun dubbio al riguardo: lo stesso abito con una ballerina o con un tacco alto ha una resa del tutto diversa; per di più, molti outfit, quelli più formali ed eleganti, necessitano assolutamente di una scarpa con il tacco. È per questi motivi che le scarpe con il tacco vengono indossate anche da chi non le ama particolarmente, sapendo che dovrà sopportare scomodità e mal di piedi.
Per quanto riguarda i contro il discorso è ben più complesso. Partiamo analizzando i piedi: sono proprio loro i primi a fare le spese dell’utilizzo delle scarpe con il tacco.
Una conseguenza è ben nota a tutte: il dolore! Indossare i tacchi e camminarci può essere, talvolta, una tortura. Ma al di là del dolore, è la funzione stessa del piede che viene minata: i piedi sono il nostro sostegno, regolano l’equilibrio durante la deambulazione, consentono il mantenimento della posizione eretta e l’adattamento alle superfici su cui ci troviamo.
Indossando i tacchi tutto questo cambia: si cammina, in pratica, in punta di piedi, e questo vuol dire scaricare tutto il peso del corpo in una piccolissima parte della pianta del piede invece che uniformemente su tutta; il baricentro del corpo si sposta in avanti e ci si trova ad assumere delle posture innaturali, che possono originare dolori vari, quali mal di schiena e persino di collo, di caviglie e di ginocchia.
Anche l’andatura della camminata è diversa e i muscoli coinvolti vengono chiamati ad un lavoro extra.
Per non parlare dei problemi di equilibrio, che aumentato proporzionalmente all’altezza dei tacchi e, assieme a loro, il rischio di distorsioni, stiramenti e cadute.
Anche le dita dei piedi “soffrono” mentre indossiamo le scarpe con il tacco, in particolar modo quando la punta della scarpa è stretta, ma in generale sempre, visto che tutto il peso del corpo e la forza di gravità li spingono verso il fondo della scarpa. Con i tacchi sono all’ordine del giorno vesciche, calli e duroni.
Il quadro che esce da queste osservazioni non è di certo roseo, ma nonostante tutto non vogliamo dirti di rinunciare ai tacchi e sappiamo che non lo farai. Quindi facciamo giusto qualche raccomandazione per rendere l’indosso delle scarpe con tacco alto più confortevole e meno traumatico per il corpo:
• prediligi scarpe con il plateau: lo spessore sotto la punta del piede compensa un pochino l’altezza del tacco e offre una leggera ammortizzazione;
• prediligi i tacchi larghi: il tacco largo offre più stabilità e sollecita meno il piede;
• evita le scarpe con la punta molto stretta per evitare la contrattura delle dita dei piedi e la possibile comparsa dell’alluce valgo;
• limita l’uso delle scarpe con il tacco alto alle occasioni speciali: comprendiamo bene che ci sono delle occasioni in cui non si può farne a meno, ma almeno cerca di limitarne l’indosso al minimo necessario, magari portando con te delle scarpe di riserva comode da indossare durante gli spostamenti;
• e se non puoi fare a meno dei tacchi anche nella vita di tutti i giorni? Il tacco ideale per l’uso quotidiano non deve superare i 4/5 cm di altezza.