Seno asimmetrico
Che cos’è e come porvi rimedio

Se idealmente dividiamo a metà il nostro corpo e osserviamo separatamente le due parti vedremmo che le due metà non sono perfettamente uguali. Differenze e asimmetrie sono la normalità.

Qualche volta, però, le differenze possono avere proporzioni tali da originare disarmonie che possono creare disagio nella percezione del proprio aspetto fisico.
Questo accade, per esempio, quando una donna osserva una differenza di una certa entità fra i due seni, o nella forma, o nella dimensione, o nella posizione.

Uno dei problemi più comuni riguardo l’estetica del seno, infatti, è l’asimmetria.
Di cosa si tratta? Come è un seno asimmetrico? È un problema a cui si può porre rimedio?

Come è un seno asimmetrico?


Si parla di asimmetria quando uno dei due seni è più sviluppato dell’altro, per cui uno può risultare più grande e uno più piccolo, quando c’è disomogeneità nella forma dei due o quando c’è disallineamento.

Quali sono le cause dell’asimmetria?


Il seno asimmetrico è conseguenza di possibili cause congenite, che determinano la crescita differenziata dei due seni.
Ma le cause che lo possono determinare possono essere fatte risalire, ad esempio, alle variazioni tipiche del periodo della pubertà, alle conseguenze della gravidanza e dell’allattamento, alle fluttuazioni di peso e ad alcune problematiche di natura medica come la scoliosi, la sindrome di Poland, il pectus excavatum e la sclerodermia.

Come si pone rimedio all’asimmetria del seno?


Nel caso di una problematica minima e che non crei problemi di autostima può essere sufficiente l’utilizzo di un reggiseno con coppe “personalizzate”, che minimizzano l’asimmetria a livello estetico.
Quando, invece, l’asimmetria è di un’entità importante tanto da creare un disagio psicologico, da influenzare la percezione di sé e da inficiare la qualità della vita, allora la chirurgia estetica è la soluzione ideale.

La chirurgia estetica per correggere il seno asimmetrico


Per correggere l’asimmetria del seno si può optare per la mastoplastica riduttiva, andando ad intervenire sul seno più grande, portandolo alla stessa dimensione del più piccolo.
Anche la mastoplastica additiva può essere presa in considerazione, compiendo l’operazione inversa alla precedente, cioè ingrandendo il seno più piccolo dei due. Questa evenienza, però, va sempre valutata molto bene, in quanto si può correre il rischio di ottenere un seno dall’aspetto meno naturale dell’altro. Per cui, è consigliabile intervenire su entrambi i seni, con l’inserimento di una piccola protesi o con un piccolo intervento di mastopessi anche sul seno che non necessita di ritocco; questo serve a rendere visivamente più omogeneo il risultato.
In alternativa alla mastoplastica additiva si può optare per il lipofilling, soprattutto quando l’asimmetria fra i due seni non è toppo accentuata e si può non dover ricorrere alle protesi.

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