Simmastia
Che cos’è e come correggerla

La simmastia è una anomalia del seno non molto frequente. Si verifica quando il tessuto del solco mammario che separa i due seni risulta staccato dallo sterno; questo crea visivamente l’effetto di un unico seno unito.
Questa condizione, che viene definita anche come uniseno o perdita del solco mammario, può avere differenti origini: può essere presente dalla nascita oppure verificarsi come conseguenza dell’intervento di mastoplastica additiva.
In entrambi i casi si può correggerla con la chirurgia estetica.

Simmastia lieve o severa


La simmastia viene classificata in base alla sua entità.

Si parla di simmastia lieve quando l’unione dei due seni è appena percettibile e non ha conseguenze gravissime a livello estetico, mentre può creare comunque disagio psicologico.

È severa, invece, quando c’è un completo distacco della cute sopra lo sterno, ovvero sul solco mammario, che determina la vera e propria unione dei due seni.

Le cause
Abbiamo detto che la simmastia può essere una condizione congenita, ma può anche essere la conseguenza di una mastoplastica additiva.

Ma dobbiamo essere più specifici: la simmastia è una delle possibili conseguenze di un intervento di mastoplastica additiva mal eseguito.

Purtroppo esiste anche questa evenienza: l’impianto di protesi troppo grandi che comportano un eccessivo scollamento della parte mediale del seno può originare la simmastia; lo stesso discorso vale anche nel caso in cui le protesi vengano posizionate in maniera impropria, per cui si vanno a creare delle tasche chirurgiche troppo vicine alla linea mediana del torace.

Si possono scongiurare entrambe le evenienze rivolgendosi a professionisti seri, affidabili ed esperti, in grado di eseguire una mastoplastica additiva alla perfezione e che sanno consigliare al meglio le pazienti sulla grandezza ideale delle protesi da utilizzare, conciliando i loro desideri e le loro aspettative con la necessaria sicurezza dell’intervento e, inoltre, garantendo il miglior risultato possibile – per ogni fisicità c’è la giusta misura di “seno grande”, oltre la quale si rischia di incorrere nel genere di problematiche di cui stiamo parlando e di ottenere un risultato né naturale né bello.

Correggere la simmastia con la chirurgia estetica


La simmastia può essere corretta con un intervento di chirurgia estetica che consiste nella ricostruzione del solco mammario.

Spesso è necessario anche rivedere le dimensioni del seno: se si è in presenza di un seno naturale molto grande, potrebbe essere necessario abbinare alla ricostruzione del solco mammario una mastoplastica riduttiva abbinata a mastopessi, mentre se a causare la simmastia è stato l’impianto di protesi troppo grandi, allora potrebbe essere necessario sostituirle con altre di misura più adeguata, abbinandovi sempre una mastopessi.

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